Eco, io ciò un problema che speriamo che mi passa. La mama e il papà mi chiamano vampiro. Infati, di sera verso le oto, non apena che viene un po’ buio, facio dele cose strane. Prima, entro in del lavelo, il coso dove che si lavano i piati (ecomi lì, in dela foto!) e poi mi lancio contro la portafinestra e vollio uscire. E insisto, e miaggolo, e mi rampico. Ho già lasciato tute i segnaci con le mie unghiete sula porta, ma la mama e il papà non dicono nula: solo, si preocupano perchè ci dispiace vedere che son così disperato.
Se la mama mi dà toppi e paline, alora mi distrago! Ogi adiritura mi ha dato il pane con su un pesso di salame di ciocolato: una roba buonisima che non lavevo mai mangiata! Però, dopo ho ricominciato e volevo a tuti i costi uscire. La mama e il papà ano provato a farmi uscire e io ne ho subito profitato per vedere cosa cera al di là dela rete. Uè: niente, nè? Non mi ano mica lasciato! Il papà mi a aferato e io ci ho anche risposto male, ma poi son tornato in casa. Loro mi ano deto di non andare di là che poi mi perdo, che son picolo, che ci sono i periccoli e via così… Ma io, non sono mica uno stuppido! Se prima vivevo al aperto! Se ero un gato di strada, cosa vuoi, che mi spavento per un boscheto? Però la mama ha deto no, alora son tornato dentro. Adeso gioco un po’ a topo e poi mi sa che andiamo tuti a leto a vedere un filmo.
La mama dice che le sembro Aidi quando che era a Francoforte… boh, non so chi è Aidi e nemeno Francoforte. Magari ci chiedo ala mama di racontarmi la storia.Buonanote tuti!