
Poi ciò anche un giardino, con l’erba e i fiori dove che mi poso rampicarmi sopra distrugendo tuto. Ciò anche un saco di pape diverse e dei giochini: toppi, paline colorate, agussaunghie. Vi devo dire che non me laspetavo di esere così fortunata quel giorno là che era il 29 di lulio e che ero sula riva del Navillio sola soleta. Avevo sete e fame, faceva un caldo teribile e nesuno mi guardava. Poi ariva la mama tuta sudata, mi vede lì e alora inchioda con la sua bicci e si ferma a cocolarmi. Si è subito acorta che avevo fame e sete, poi io facevo le fusa e mi facevo prendere come se fosi una micia di casa. Alora la mama ha mandato il papi in esplorasione per vedere se cera qualche casa e chiedere se avevano perso una micia, ma gnente! Giù dala scarpata dove ero io non c’erano mame gatte e micini, c’era solo l’acqua. Alora pasa un siniore e ci dice ala mama che ero lì dala matina. Uè: nesuno che mi a dato del acqua o del cibo! Poi io ero tranquila, ma la mama mi a deto che ero in un posto pericoloso perché pasavano tante machine e potevo finire soto! Opure magari finire in del acqua o nele sgrinfie di qualche persona cativa che mi faceva negare!!! Insoma, la mama mi ha chiusa dentro in una borsa dela bici lasciando un buchino per l’aria e a fato la salita di corsa che momenti ci viene l’infartio. Penso che a fato un nuovo recors nela categoria done masters di ciclismo, io! Io miaggolavo come una passa, poi rivati in cima il papi mi ha presa e mi ha portato a casa in bracio, tenendomi streta perché avevo paura dela velocità e se cadevo in meso ala strada ero morta. Siamo rivati casa tuti sudati, anchio! Poi ho bevuto, mangiato e mi sono subito presa confidensa dela casa.
Capito? Per racontarvi del dotore e di altre cose adeso non ciò tempo… la prosima volta, eh!