Eccomi finalmente qui! Sono la Ginny e vi facio vedere come sto bene in dela mia carta didentità. Oramai è quasi un mese che abbito in questa casa e mi trovo molto bene. Ciò una mama che mi fa un saco di cocole, anche se mi ha fato il dispeto di andare via per tre setimane lontanisimo (e io ciò pisciato sul divano per disperasione); ciò un papà che mi fa dormire in del compiuter in mezzo ai cavi; ciò una sorelona che non mi guarda nemeno ma che io lo so che è braverima!; ciò anche un fratelino che è molto pasiente perché io ci salto sempre adosso e lo mordo sul colo, ma lui non mi trata tanto male.
Poi ciò anche un giardino, con l’erba e i fiori dove che mi poso rampicarmi sopra distrugendo tuto. Ciò anche un saco di pape diverse e dei giochini: toppi, paline colorate, agussaunghie. Vi devo dire che non me laspetavo di esere così fortunata quel giorno là che era il 29 di lulio e che ero sula riva del Navillio sola soleta. Avevo sete e fame, faceva un caldo teribile e nesuno mi guardava. Poi ariva la mama tuta sudata, mi vede lì e alora inchioda con la sua bicci e si ferma a cocolarmi. Si è subito acorta che avevo fame e sete, poi io facevo le fusa e mi facevo prendere come se fosi una micia di casa. Alora la mama ha mandato il papi in esplorasione per vedere se cera qualche casa e chiedere se avevano perso una micia, ma gnente! Giù dala scarpata dove ero io non c’erano mame gatte e micini, c’era solo l’acqua. Alora pasa un siniore e ci dice ala mama che ero lì dala matina. Uè: nesuno che mi a dato del acqua o del cibo! Poi io ero tranquila, ma la mama mi a deto che ero in un posto pericoloso perché pasavano tante machine e potevo finire soto! Opure magari finire in del acqua o nele sgrinfie di qualche persona cativa che mi faceva negare!!! Insoma, la mama mi ha chiusa dentro in una borsa dela bici lasciando un buchino per l’aria e a fato la salita di corsa che momenti ci viene l’infartio. Penso che a fato un nuovo recors nela categoria done masters di ciclismo, io! Io miaggolavo come una passa, poi rivati in cima il papi mi ha presa e mi ha portato a casa in bracio, tenendomi streta perché avevo paura dela velocità e se cadevo in meso ala strada ero morta. Siamo rivati casa tuti sudati, anchio! Poi ho bevuto, mangiato e mi sono subito presa confidensa dela casa.

Capito? Per racontarvi del dotore e di altre cose adeso non ciò tempo… la prosima volta, eh!